Una notte da incubo per la città di Como sul fronte del traffico. Dopo il blocco di una corsia di via Borgovico, con conseguente deviazione per tutti i mezzi in ingresso città, si è aggiunta la chiusura dell’autostrada A9. Il risultato è stato un vero caos, soprattutto in un fine settimana in cui molti turisti provenienti da Germania e Svizzera si stavano dirigendo verso l’Italia.
Il flusso si è riversato alle porte della convalle, bloccando tutto e portando le auto a passo d’uomo nelle zone di Monte Olimpino, Sagnino, Tavernola e Maslianico. Attraversare la città è diventata un’impresa, con i navigatori satellitari che cercavano vie meno trafficate e spedivano guidatori di tutte le nazionalità in strade secondarie.
I tempi di transito sono cresciuti notevolmente, aumentando anche il nervosismo degli automobilisti. Sia i residenti locali, costretti a impiegare decine di minuti in più per i propri tragitti, sia i turisti si sono trovati di fronte a un inaspettato ingorgo in un giorno in cui era prevedibile un elevato livello di traffico verso l’Italia.
Questa situazione ha evidenziato ancora una volta la necessità di migliorare l’infrastruttura stradale e di prevedere piani alternativi per gestire situazioni di traffico intenso. Speriamo che episodi come questo non si ripetano e che si possa garantire una maggiore fluidità della circolazione in futuro.