Il Lago di Como è uno dei gioielli naturali della Lombardia, ma purtroppo il recente monitoraggio condotto da Goletta dei Laghi ha rivelato risultati preoccupanti. Sette dei 11 punti campionati sono risultati fortemente inquinati, segnalando un peggioramento rispetto all’anno precedente.

I dati presentati in conferenza stampa mostrano una situazione critica, con foci di torrenti come Cosia, Albano e Meria che confermano le problematiche già emerse nei monitoraggi passati. Anche altri quattro punti, che nel 2023 erano entro i limiti di legge, ora mostrano livelli di inquinamento preoccupanti.

L’importanza di continuare i monitoraggi sul Lago di Como è stata sottolineata dal portavoce di Goletta dei Laghi, Emilio Bianco, che ha evidenziato la persistenza di criticità che richiedono particolare attenzione.

Le analisi microbiologiche hanno rilevato concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali ben al di sopra dei limiti di legge in sette punti, con foci inquinate sia sulla sponda comasca che su quella lecchese.

Gli interventi necessari per prevenire l’inquinamento del lago sono stati evidenziati durante un incontro a Bellano, con la necessità di accelerare i controlli sulle fognature. La campagna di Goletta dei Laghi, che promuove il turismo sostenibile e le buone pratiche, si concluderà domani sul Lago Maggiore.

La depurazione delle acque resta uno dei problemi principali, con numerosi agglomerati non conformi ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue. In Lombardia, 127 agglomerati sono ancora in procedura di infrazione.

È fondamentale continuare a monitorare e proteggere il Lago di Como, tesoro naturalistico da preservare per le generazioni future.

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