L’usura peruviana a Milano: arrestati due cittadini per estorsione
Una pratica importata direttamente dal Perù, la junta, si è trasformata in un vero e proprio gioco d’azzardo a Milano, mettendo in ginocchio alcuni partecipanti a vantaggio di altri. La Polizia di Stato di Milano ha arrestato due cittadini peruviani, un uomo di 37 anni e una donna di 58 anni, con l’accusa di estorsione in concorso. L’indagine condotta dal Commissariato Monforte Vittoria ha portato alla luce un giro di prestiti a strozzo tra Italia e Perù, che ha coinvolto una coppia di origine peruviana che aveva deciso di fare una junta per finanziare un’attività commerciale nel 2022.
La coppia è diventata vittima di minacce e pressioni da parte dei presunti estorsori, che hanno fatto leva sui debiti contratti attraverso questa pratica. Gli agenti sono entrati in azione quando la coppia ha avvisato di un incontro fissato per ritirare duemila euro, cogliendo in flagranza l’estorsione e procedendo con gli arresti. A casa dei due peruviani sono stati trovati 9mila euro in contanti, con liste di nomi e percentuali di prestiti.
La junta è una pratica nata all’interno delle famiglie peruviane, ma che all’estero coinvolge connazionali non necessariamente parenti. I partecipanti versano una quota mensile, gestita da un cassiere che utilizza il denaro per un proprio progetto. Ogni mese si svolge un consiglio, durante il quale i partecipanti decidono segretamente quanto versare e il vincitore si aggiudica il premio del mese. Tuttavia, la pratica può entrare in crisi quando i partecipanti non pagano, mettendo a rischio il banchiere che deve coprire gli ammanchi con le proprie risorse.
La junta peruviana si è trasformata in un pericoloso gioco d’azzardo a Milano, portando alla luce un giro di usura, connivenza e pratiche illegali. Gli arresti effettuati dalla Polizia di Stato dimostrano l’impegno nel contrastare queste attività illegali che danneggiano la comunità.