La situazione dell’inquinamento del Lago Maggiore preoccupa ancora una volta Legambiente, che ha presentato i risultati dei monitoraggi effettuati da Goletta dei Laghi. Cinque dei sei punti campionati hanno mostrato valori oltre i limiti, con tre risultati fortemente inquinati e due inquinati. Solo il punto dove l’acqua è stata prelevata direttamente dal lago è risultato entro i limiti di legge, migliorando rispetto all’anno precedente.
In particolare, l’attenzione è stata focalizzata sul torrente Boesio a Laveno-Mombello, considerato un punto storicamente critico. I risultati delle analisi effettuate nei mesi precedenti confermano la presenza di forti criticità legate all’inquinamento, che richiedono un’indagine più approfondita sulle cause.
La conferenza stampa organizzata a Laveno-Mombello ha visto la partecipazione di diversi membri di Legambiente, che hanno sottolineato la necessità di agire immediatamente per migliorare la salute del Lago Maggiore. Sono state evidenziate le difficoltà legate alla depurazione delle acque reflue, con numerosi agglomerati ancora in procedura di infrazione secondo i dati disponibili.
I prelievi e le analisi microbiologiche effettuati da Goletta dei Laghi sono fondamentali per monitorare lo stato di salute del lago e individuare eventuali punti critici. La depurazione rimane un punto dolente, con la necessità di implementare misure efficaci e strutturali per promuovere il benessere della popolazione e dell’ecosistema lacustre.
Legambiente continuerà a vigilare sui siti monitorati e a cercare nuovi punti critici da monitorare, con l’obiettivo di garantire la tutela del Lago Maggiore e del suo ecosistema. La campagna di monitoraggio si appresta ora ad arrivare in Piemonte, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di proteggere uno dei gioielli naturali del nostro Paese.