La cooperativa Exodus di Gallarate è stata coinvolta in un caso di traffico di cocaina proveniente dal nord Europa. I cassonetti della cooperativa sono stati utilizzati come deposito di transito per la droga, che veniva poi piazzata da una banda di albanesi. Due membri di spicco dell’organizzazione sono stati condannati a pene pesanti grazie alle indagini della polizia gallaratese.
La droga arrivava in Italia ogni mese e mezzo, con carichi di 20-25 chili. I corrieri la piazzavano e i proventi venivano inviati in patria. L’arresto del leader della banda, dipendente della cooperativa, ha portato al sequestro di quasi trenta chili di cocaina e decine di migliaia di euro.
Dopo le prime condanne e alcuni patteggiamenti, restano aperte le posizioni di altri sei imputati legati marginalmente alla vicenda principale. Oggi si è svolta un’udienza dedicata alle intercettazioni effettuate durante le indagini, che verranno trascritte tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Successivamente inizierà l’esame dei testimoni davanti ai giudici del tribunale di Varese.

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