Una serata indimenticabile quella vissuta venerdì scorso, 5 luglio, in Villa Borromeo ad Arcore, presentata dal sindaco Maurizio Bono, che ha visto ospiti il generale Mario Mori e il colonnello Giuseppe De Donno, due figure di spicco nella lotta contro Cosa Nostra. Questi due uomini, noti al grande pubblico per il processo sulla presunta “Trattativa Stato-mafia”, hanno finalmente potuto raccontare la verità dietro la persecuzione giudiziaria e mediatica che hanno subito, grazie al libro “La verità sul dossier mafia-appalti”.

Durante la serata, è apparso anche l’ex pm Antonio Di Pietro, il quale ha espresso le sue considerazioni su uno degli indagati di allora, Filippo Salamone, sottolineando le difficoltà incontrate nell’inchiesta Mafia-Politica-Appalti. Il colonnello De Donno ha risposto con freddezza, evidenziando il pericolo che hanno corso entrambi nel perseguire la verità.

Il generale Mario Mori, fondatore del reparto investigativo ROS dell’Arma dei Carabinieri, ha condotto molte operazioni di successo, tra cui la cattura del boss mafioso Totò Riina. Mori e De Donno hanno lavorato duramente per smascherare il sistema corruttivo istituzionalizzato che depredava le risorse pubbliche a vantaggio di politici e imprenditori, con Cosa Nostra come braccio armato.

Le testimonianze di Mori e De Donno sui fatti degli anni Novanta sono state attese per anni e si leggono come un romanzo poliziesco, rivelando una verità sconvolgente che farà discutere e indignare il pubblico italiano. La presenza del colonnello Rosario Di Gangi, comandante dei carabinieri di Monza e Brianza, ha arricchito ulteriormente la serata, dimostrando l’importanza di queste figure nella lotta contro la criminalità organizzata.

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