Lo smottamento verificatosi a Realdino alla fine del 2019 ha scatenato una lunga battaglia legale tra il Comune e la famiglia proprietaria del terreno sovrastante. Dopo diversi pronunciamenti da parte del Tar della Lombardia e del Consiglio di Stato, è stata confermata la responsabilità dell’Amministrazione comunale nella manutenzione della scarpata che fa parte della strada interessata dal cedimento franoso.
La sentenza definitiva del Consiglio di Stato, emessa il 13 giugno scorso, ha respinto integralmente l’appello del Comune, confermando la decisione del Tar della Lombardia di due anni fa. Questo significa che sarà il Comune a dover intervenire per ripristinare la viabilità a valle e sistemare la frana che ha causato la chiusura di un tratto di strada ciclopedonale.
La famiglia proprietaria del terreno sovrastante, difesa dagli avvocati Giordano Freti e Paola Tarquinio, ha visto riconosciute le proprie ragioni con la sentenza del Consiglio di Stato. L’avvocato Freti si è detto soddisfatto del risultato ottenuto, sottolineando che la sentenza ha chiarito le responsabilità dell’ente chiamato a intervenire.
Il lungo braccio di ferro legale ha portato alla conclusione che la manutenzione delle opere di sostegno necessarie per la protezione delle strade spetta all’Amministrazione comunale, come previsto dall’articolo 30 comma 4 del Codice della Strada. L’appello del Comune è stato rigettato e le spese di lite sono state compensate, evitando ulteriori costi per le casse pubbliche.
In conclusione, la sentenza del Consiglio di Stato mette fine alla controversia legale e obbliga il Comune a intervenire per ripristinare la viabilità e garantire la sicurezza della strada interessata dallo smottamento avvenuto a Realdino nel 2019.