Il 14 luglio alle 19: Giacomo Bozzoli scrive un memoriale per scagionarsi. Dopo essere stato latitante per 11 giorni, il bresciano sarà interrogato in settimana in merito alla sua fuga conclusa nel letto matrimoniale della sua villa a Soiano del Lago. Ha continuato a proclamarsi innocente e ha annunciato di aver scritto un memoriale destinato ai vertici della giustizia bresciana. Nel memoriale parla di un testimone austriaco, una donna, che potrebbe scagionarlo. Si tratta di una situazione già emersa durante il processo e fa riferimento ai soldi emessi da una banca austriaca e trovati a casa di Giuseppe Ghirardini, l’operaio addetto al forno della fonderia la sera della scomparsa di Mario Bozzoli. Mario Bozzoli, zio di Giacomo, è scomparso sei giorni dopo la sua morte, che è stata attribuita a Giuseppe Ghirardini. Tuttavia, nonostante questa situazione, il quadro accusatorio nei confronti di Giacomo Bozzoli non è cambiato e è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario.

Il 12 luglio alle 18: Giacomo Bozzoli è stato trasferito dal carcere di Brescia a quello di Bollate. Il trasferimento ha sollevato polemiche, visto che ora condivide la prigione con personaggi come Stasi, Bossetti, Gatti e Vallanzasca.

Giacomo Bozzoli continua a dichiararsi innocente nonostante le accuse a suo carico. Ha intenzione di scrivere una lettera agli avvocati, alla famiglia e ai magistrati per ribadire la sua innocenza e smentire di essere stato coinvolto nell’omicidio dello zio Mario avvenuto nove anni fa nella fonderia di famiglia a Marcheno.

La svolta delle indagini è avvenuta il 12 luglio alle 5:30, quando Bozzoli è stato intercettato e la Procura ha disposto un blitz nelle abitazioni della sua famiglia nella provincia di Brescia. Dopo una prima perquisizione a vuoto, è stato trovato nel pomeriggio nascosto in un cassettone di un letto matrimoniale nella villa di Soiano del Lago.

Giacomo Bozzoli è stato arrestato dai carabinieri il 11 luglio a Soiano del Garda, dopo essere stato latitante per 10 giorni. È stato trovato nascosto in un cassettone di un letto matrimoniale insieme a 50mila euro. Il procuratore capo Francesco Prete ha confermato che Bozzoli si è proclamato innocente e non aveva intenzione di costituirsi.

La compagna di Giacomo Bozzoli, Antonella Colossi, è stata interrogata per 5 ore dai carabinieri il 5 luglio, ma il suo racconto è stato lacunoso e pieno di “non ricordo”. Antonella Colossi ha confermato di non sapere dove sia andato il compagno, ma si è sempre dichiarata convinta della sua innocenza.

Il 30 giugno, Giacomo Bozzoli è stato registrato insieme alla sua famiglia in un hotel di Marbella, in Spagna. Le telecamere del resort hanno ripreso il bresciano con il figlioletto. Tuttavia, dopo questa registrazione, non ci sono più tracce di lui fino alla sua cattura il 11 luglio.

La fuga di Giacomo Bozzoli ha sollevato molte polemiche e ha portato alla sua condanna all’ergastolo. Tuttavia, il bresciano continua a proclamarsi innocente e a cercare prove che possano scagionarlo. La sua storia è ancora avvolta nel mistero, e solo il tempo dirà quale sarà il suo destino.

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