Una giovane di Monza è stata beffata durante l’esame per la patente a causa di un malfunzionamento dell’intelligenza artificiale. La ragazza ha sostenuto la prova scritta per la patente B1 presso la sede della motorizzazione di Monza, ma il sistema di riconoscimento facciale ha continuato a bloccarsi, impedendole di completare regolarmente l’esame.

La madre della giovane ha segnalato l’accaduto alla Direzione della Motorizzazione di Milano, sottolineando la frustrazione e lo sconcerto per l’esperienza vissuta dalla figlia. Nonostante i numerosi tentativi di risolvere il problema da parte degli addetti, la prova è stata compromessa e la ragazza ha dovuto affrontare il risultato finale con due errori e due risposte mancate.

La madre ha cercato di presentare reclamo presso la sede di Monza, ma si è trovata di fronte a un deserto di responsabilità, senza poter ottenere risposte adeguate. Ha quindi lanciato un appello affinché si intervenga per garantire che l’intelligenza artificiale non ostacoli l’esito regolare degli esami, proponendo soluzioni come la possibilità di interrompere e riprendere il test in caso di malfunzionamento del sistema di riconoscimento.

Questa vicenda mette in luce la necessità di una maggiore attenzione e controllo sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei processi di esame, al fine di evitare situazioni simili che mettono a rischio il corretto svolgimento delle prove.

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