Ieri, domenica 14 luglio, la casa circondariale di Monza è stata teatro di una giornata di tensione e caos. Un detenuto nord-africano, in custodia cautelare per violenza sessuale, ha scavalcato la recinzione del cortile passeggi generando un grande scompiglio all’interno della struttura. Secondo le prime impressioni degli inquirenti, sembra che l’azione del detenuto non abbia avuto un motivo reale, ma sia stata volta a creare disordine all’interno del carcere.

Il personale penitenziario è intervenuto prontamente per impedire la fuga del giovane e riportarlo all’interno degli spazi detentivi. Tuttavia, durante il tentativo di bloccarlo, il detenuto ha opposto resistenza, colpendo gli agenti e sputando contro di loro. Una volta riportato nella sua cella, ha continuato il suo comportamento distruttivo danneggiando tutto ciò che trovava sotto mano, arrivando anche a colpire un poliziotto penitenziario con uno sgabello.

La situazione è degenerata al punto che il personale è stato costretto a utilizzare scudi di protezione per contenere l’esuberanza del detenuto e trasferirlo in una cella idonea al contenimento. Purtroppo, due agenti della Polizia Penitenziaria hanno riportato ferite, con uno che ha ricevuto una prognosi di guarigione di due giorni e un altro di cinque giorni.

Il Segretario Generale O.S.A.P.P. Leo Beneduci ha commentato la situazione definendola “gravissima” e sottolineando la criticità delle carceri italiane. L’O.S.A.P.P. è in attesa delle promesse del Governo per contrastare questo tipo di situazioni all’interno delle carceri, tra cui l’espulsione dei detenuti stranieri e la dotazione del Taser. La situazione rimane quindi molto delicata e in attesa di interventi concreti per garantire la sicurezza all’interno delle strutture detentive.

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