La Guardia di Finanza di Pavia ha eseguito la misura cautelare nei confronti di un avvocato di Voghera, figlio dell’altro legale già arrestato lo scorso anno per aver sottratto soldi dai conti correnti delle aste giudiziarie, con la somma complessiva salita a 300mila euro. L’ipotesi di reato contestata è quella di peculato.

Secondo quanto comunicato dalla Procura, le attività rappresentano l’atto conclusivo delle indagini che circa un anno fa hanno portato all’arresto dell’avvocato del foro di Pavia, padre dell’attuale arrestato. Quest’ultimo avrebbe sottratto oltre 165mila euro dai conti correnti delle procedure esecutive.

La trama già venuta alla luce con l’arresto del padre 75enne si sarebbe ripetuta anche per altri casi oltre a quelli delle 5 procedure per le quali risultavano essere stati sottratti 163mila euro. Approfittando delle deleghe ricevute dal Tribunale per l’esecuzione di vendite di immobili e alla gestione dei proventi di aste giudiziarie, i due avvocati avrebbero acceduto ai conti correnti delle procedure esecutive, appropriandosi delle somme versate dagli aggiudicatari delle aste e versandole sui propri conti personali. Le somme venivano poi prelevate in contanti e utilizzate su numerose piattaforme di gioco online e scommesse.

Il Tribunale di Pavia ha emesso nei confronti del padre, già arrestato nel 2023, il sequestro preventivo di oltre 148mila euro, e nei confronti del figlio, oltre alla misura cautelare degli arresti domiciliari, anche il sequestro per altri 144mila euro.

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