Il 36enne marocchino accoltellato la notte del 5 luglio a Fondo Campagna, Castiglione Olona, è fuori pericolo. Le prime dichiarazioni parlano di estorsioni da parte di due carabinieri nei confronti degli spacciatori, il cosiddetto pizzo.
L’aggressione avvenuta a Castiglione sembra essere legata al racket delle due divise. Si parla di un avvertimento, forse una punizione, verso un pusher che non pagava. Le versioni sull’accaduto sono due: quella dei carabinieri fermati e sospesi dal servizio, e quella della vittima, il quale ha cominciato a parlare una volta migliorato dalle ferite.
Si ipotizza che l’accoltellamento possa essere solo la punta dell’iceberg e che i due militari fossero già sotto osservazione da tempo. Anche il fratello della vittima, residente in Spagna, potrebbe essere coinvolto in altre vicende legate al caso.
Le indagini proseguono e si attendono gli esiti del tossicologico sui carabinieri e l’analisi delle ferite sul marocchino per fare chiarezza su quanto accaduto.

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