Il gambero di fiume è una specie rara che risiede nelle acque della Bevera, a Colle Brianza. Recentemente, questi crostacei hanno rischiato l’estinzione a causa di un’epidemia di peste che ha colpito il carapace di molti esemplari, portandoli alla morte in breve tempo. Grazie all’intervento dei volontari del Wwf di Lecco e dei ricercatori dell’Università degli Studi di Milano, è stato possibile salvare i gamberi installando delle barriere per separare gli individui malati da quelli sani, consentendo così la loro sopravvivenza.

Dopo diversi sopralluoghi lungo il corso d’acqua, si è potuto constatare che a valle delle barriere non sono stati rinvenuti gamberi, mentre a monte sono stati osservati diversi individui attivi già dal mese di aprile. Recentemente, è stata osservata una densità di 0,75 gamberi/m2, considerando solo quelli più grandi di 4 centimetri. Grazie a questi risultati positivi, si prevede la rimozione della seconda barriera e una costante monitoraggio della popolazione di gamberi nei prossimi mesi.

Nonostante il successo ottenuto, l’allarme per la sopravvivenza di questa specie non è ancora cessato. È importante che la popolazione di gamberi riprenda la propria estensione originaria nei prossimi anni e che eventi di moria simili non si ripetano. La collaborazione tra volontari, amministratori locali e esperti è stata fondamentale per raggiungere questo obiettivo, insieme al generoso contributo dei cittadini. La salvaguardia del gambero di fiume è una sfida continua, ma con l’impegno di tutti si può sperare in un futuro migliore per questa specie minacciata.

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