Le multe stanno arrivando dopo la modifica del sito il 12 giugno. I gestori delle case vacanza protestano

Le prime multe stanno arrivando in questi giorni e per stessa ammissione di Renata Amigoni, presidente dell’Associazione Welcome, che raggruppa circa un centinaio di strutture alberghiere ed extra alberghiere di Città Alta e Colli, «non saranno poche, temo centinaia». Ancora Ztl e ancora contravvenzioni, dunque, su Città Alta e dintorni, dove a fare le spese della «Atb revolution» — tra nuove modalità di rilascio dei pass, Ztl e problematiche informatiche del nuovo sito — non sono solo i residenti, ma anche le strutture ricettive e, almeno in prima battuta, i turisti a cui vengono recapitate.

C’era un tempo, per chi viaggiava, il piatto del buon ricordo, che per Bergamo potrebbe essere sostituito con la «multa del cattivo ricordo» dal momento che il nuovo sistema di rilascio dei permessi Atb ha creato e starebbe creando non pochi problemi anche agli operatori dell’ospitalità. «Avevamo fatto, un paio di anni fa, alcune riunioni in Comune, in cui ci avevano preavvertito di novità in merito — afferma Daniele Zonca Bravi di Palazzo Rivola, struttura hospitality in via Tassis —. Ma nessuno ci ha mai avvisato che il sito Atb sarebbe cambiato dalla sera alla mattina. È un’azienda pubblica, aveva l’obbligo di comunicarlo e anche, magari, di svelarci con una demo anticipatoria le novità che sarebbero state adottate».

Tutto è successo il 12 giugno, pieno periodo post elettorale: «È stato un dramma tecnico — dice Amigoni —, dal menù principale del sito era sparito il sottomenù riservato alle strutture come le nostre, che hanno l’obbligo di registrare la targa del mezzo dell’ospite. È stato inutile cercare di mettersi in contatto con Atb, nessuna risposta né via telefono né via mail. Si è trattato di una completa mancanza di rispetto non solo nei nostri confronti, ma anche verso i turisti ed è questa la cosa che fa più male. Si sono dimenticati di noi, come se non fossimo mai esistiti».

L’impossibilità di registrare le targhe degli ospiti è proseguita per 48 ore, fino al 14 giugno. Un buco di due giorni, le cui conseguenze si cominciano ad avvertire adesso con le prime multe in arrivo. Ne bastano anche solo un paio per struttura per parlare di centinaia di contravvenzioni. Multiple, perché «spesso il turista usa Bergamo come base per i suoi spostamenti. E quindi ci sono casi di gente che transita tre/quattro volte al giorno. Ogni volta, per questi ospiti che non è stato possibile registrare, sarà una multa. Botte da 70 euro l’una», spiega Amigoni.

Atb è poi corsa ai ripari, mandando in rete la possibilità di scaricare un «simple pass», ma i problemi non sono finiti. «Questo perché l’archivio è stato perso — precisa Zonca — in sostanza non è stato più possibile risalire alle targhe che erano già state registrate in fase di prenotazione antecedente al 12 giugno». Ad esempio: un cliente che ha prenotato a maggio un soggiorno a Bergamo per il mese di luglio, ha comunicato contestualmente alla prenotazione un numero di targa al quale, però, ora non è più possibile risalire. Ugualmente, senza il pregresso come si può dimostrare, in caso di multa, che il pass era, invece, effettivamente stato fatto? «I pass che oggi stampiamo non riportano nessun dato, né il nome dell’ospite, né della struttura né della zona di riferimento», rintuzza Amigoni. Sempre che si riesca a stamparlo, perché ci sono casi di operatori che non riescono più a creare un account e che si trovano in una situazione di impasse totale. «Ci chiediamo — conclude Amigoni — cosa succederà e come verranno gestite queste situazioni».

Una domanda che corrisponde a un’articolata interrogazione della Lega, a firma del consigliere Alberto Ribolla, che pone sul tavolo i disagi emersi in relazione al rilascio dei pass da parte di Atb, oltre alla necessità di una maggiore informazione e revisione del sistema di accesso al parking Fara. «Come Comune non siamo del tutto soddisfatti della gestione dei permessi da parte di Atb — evidenzia l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda — ma registriamo anche alcuni elementi positivi, a cominciare dal ripensamento logistico degli uffici di via Gleno, l’ampliamento dell’orario con il continuato dalle ore 8.30 alle 16.30, il potenziamento dell’organico con una persona in più e infine i tempi di attesa che si sono ridotti. Prima servivano circa 25 giorni per un appuntamento, oggi chiedendolo il 18 luglio si va al 7 agosto. Quanto alle multe, stiamo indagando l’entità e la tipologia delle varie sanzioni. Verranno analizzate per categoria perché le situazioni verificatesi sono diverse. Infine, proprio nelle ultime ore, si sono aggiunti sei nuovi pannelli in città bassa che chiariscono le disponibilità di parcheggio di Città Alta».

Riguardo alle lamentele degli operatori, la dg di Atb Liliana Donato precisa: «Era stata mandata a tutti una mail di avviso che il giorno 12 giugno il sito sarebbe stato indisponibile. Poi ci siamo attivati con un tutorial e nel giro di 4-5 giorni non abbiamo più ricevuto alcuna lamentela».

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