La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco delle nuove licenze Ncc, il servizio di noleggio di un’auto con conducente simile a un taxi, in attesa della piena operatività del registro informatico nazionale. Questa decisione ha riportato alla luce la guerra tra tassisti e conducenti di auto Ncc, una battaglia che dura da anni. Oggi, sabato 20 luglio, a Malpensa, si è verificata una violenta aggressione da parte di un tassista nei confronti di un conducente di auto Ncc, come riportato dal Tg3.

Il blocco delle licenze Ncc durava da oltre cinque anni e secondo la Corte Costituzionale rappresentava un ostacolo per i nuovi operatori nel settore in Italia. Questa norma incostituzionale ha causato notevoli disagi alla popolazione, impedendo al servizio pubblico di linea e ai taxi di gestire efficacemente la domanda di spostamenti, soprattutto nelle aree metropolitane con traffico intenso.

I tassisti lamentano che le loro licenze non abbiano più valore, denuncia già avanzata nel 2016 da Massimo Campagnolo, responsabile del Consorzio taxi di Malpensa e presidente nazionale di Federtaxi Cisal. La presenza di conducenti irregolari ha creato una concorrenza sleale, con abusi che coinvolgono anche autisti internazionali provenienti da India, Pakistan, Nord Africa, Arabia Saudita e altri paesi. Questo fenomeno ha reso ancora più difficile la situazione per i tassisti regolari, che devono competere con una crescente presenza di conducenti abusivi.

La recente decisione della Corte Costituzionale ha riportato l’attenzione su questo problema, che continua a creare tensioni e conflitti tra tassisti e conducenti di auto Ncc. È necessario trovare una soluzione equa per garantire un servizio efficiente e regolare ai cittadini, evitando abusi e concorrenza sleale nel settore dei trasporti.

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