Abuso edilizio e lottizzazione abusiva sono i reati contestati dalla Guardia di Finanza a progettisti, costruttori e funzionari del Comune di Milano. Il decreto di sequestro preventivo del cantiere in via Cancano n. 5 è stato eseguito il 19 luglio, su ordine del G.I.P del Tribunale di Milano. L’area interessata è stata destinata alla realizzazione di tre torri residenziali di altezza compresa tra i 27 e i 43 metri, con un totale di 77 appartamenti. Il cantiere si trova di fronte al “Parco delle cave”, un’area ecologica protetta.

Il GIP ha riconosciuto l’ipotesi di lottizzazione abusiva e di abuso edilizio, in quanto il progetto delle tre torri sarebbe stato autorizzato senza un piano attuativo e in violazione di norme statali e regionali. In particolare, viene contestato l’utilizzo di una convenzione urbanistica non approvata dal Consiglio comunale, l’effettuazione dell’intervento edilizio tramite SCIA e la qualificazione dell’opera come ristrutturazione anziché costruzione ex-novo.

Anche l’utilizzo illegittimo della monetizzazione degli standard urbanistici e il calcolo inappropriato del contributo di costruzione sono punti contestati. Tra gli indagati figurano i progettisti, il costruttore e i dirigenti del Comune di Milano. Si tratta di un caso di grave violazione delle norme urbanistiche e ambientali, che mette in discussione l’etica e la legalità nella gestione del territorio.

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