Sono stati pubblicati online sul sito di Arpa Lombardia i risultati della ricerca condotta nella città di Varese, presso la stazione di via Copelli, riguardo alla qualità dell’aria. Questa ricerca fa parte del Progetto Supersiti dell’Agenzia, che mira a identificare e quantificare le fonti di PM10. Il progetto, avviato nel 2012, prevede l’utilizzo di misure speciali per comprendere i meccanismi di formazione, trasformazione e trasporto degli inquinanti, al fine di supportare l’individuazione di azioni di risanamento.
I campionamenti a Varese sono stati effettuati nel periodo maggio 2022-maggio 2023, seguiti da analisi chimiche e fisiche per completare lo studio. I risultati hanno evidenziato concentrazioni medie giornaliere di PM10 tra le più basse della regione, grazie anche a condizioni meteorologiche favorevoli. Le analisi di composizione hanno mostrato una minore presenza di nitrato di ammonio rispetto alle stazioni della pianura, il quale normalmente caratterizza il particolato del bacino padano.
Le principali fonti di PM10 a Varese sono state identificate durante la ricerca: il fondo secondario, il suolo, la combustione di biomassa e le emissioni dirette del traffico. Queste fonti contribuiscono in percentuali diverse alla presenza del particolato in città, con il fondo secondario che spiega il 25%, il suolo il 20%, la combustione di biomassa il 17% e le emissioni del traffico il 9%. Altre fonti antropiche e fenomeni come il secondario invernale e lo spargimento di sale nelle stagioni fredde completano il quadro delle fonti di inquinamento atmosferico a Varese.