Il talento di Sylva Galli, se solo avesse avuto il tempo di sbocciare, avrebbe potuto trovare la sua massima espressione nella pittura di paesaggi. Tuttavia, la giovane età e i tempi in cui visse la costrinsero a concentrarsi principalmente sulla pittura di nature morte e situazioni domestiche. Nonostante ciò, la Galli fu una donna emancipata e negli anni Sessanta divenne un simbolo delle lotte femministe.
Dopo aver conseguito il diploma in disegno alla Scuola Arti e Mestieri di Lugano nel 1936, la Galli si distinse per il suo spirito libero frequentando il Technicum di Friburgo e entrando in contatto con artisti come Markus Gising e Henry Wabel. Purtroppo, la sua carriera fu interrotta prematuramente dalla malattia e morì nel 1943 a soli ventiquattro anni.
Oltre a Sylva Galli, la Pinacoteca Zuest espone opere di altre pittrici, come Adelaide Borsa, Margherita Osswald-Toppi, Regina Conti, Anita Spinelli e Mariangela Rossi. Spicca per la sua tecnica sopraffina l’acquerellista Irma Giudici-Russo, mentre Antonio Rinaldi rappresenta un’eccezione virile nella collezione, con dipinti che hanno dato origine alla pinacoteca mendrisiotta.
Presso la sezione permanente della Zuest è possibile ammirare opere di proprietà cantonale, tra cui il famoso “Cristo deriso” di Giovanni Sérodine e il meraviglioso “Ritratto di Angiolino” di Antonio Rinaldi. La pinacoteca si trova di fianco alla Chiesa di Rancate di Mendrisio e offre la possibilità di scoprire le opere di questi talentuosi artisti.
Per chiunque sia interessato all’arte e alla storia della pittura, la visita alla Pinacoteca Zuest è un’occasione imperdibile per immergersi nel mondo affascinante della creatività e dell’espressione artistica.