Il mese di agosto è conosciuto come l’Óst, un periodo di vacanze e di festività religiose. Questo mese ha ispirato molti detti popolari, tra cui il famoso “a óst al’r infrèsca ‘l bósch”, che si riferisce al refrigerio delle piogge estive che allontanano la calura. La fantasia popolare ha creato molti altri detti legati al clima e alla celebrazione dei santi.

Un esempio è il detto “Ol dé del Perdù as’lass a la sapa ‘n d’ü cantù”, che racconta l’usanza di astenersi dai lavori il 2 agosto, giorno del Perdono di Assisi. Un’altra storia interessante riguarda i santi San Fìrem, San Röstech e San Pròcol, che furono trasportati da Verona a Bergamo, scatenando una disputa tra le due città. La saggezza popolare ha sintetizzato questa vicenda in un proverbio che esprime la tranquillità dei santi di continuare il loro lavoro nonostante le dispute.

Un altro detto, “a San Bartolomé i montagne s’i arda ‘nd ré”, si riferisce alla discesa delle mandrie dalle montagne verso la pianura intorno al 24 agosto. Infine, c’è il detto “chi dórma de óst, dórma a so cóst”, che sottolinea l’importanza dell’attività contadina anche durante il periodo di riposo estivo.

Il mese di agosto è pieno di tradizioni e significati profondi, che continuano a essere tramandati di generazione in generazione. Óst è un periodo speciale, ricco di storia e di cultura, che merita di essere celebrato e ricordato.

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