La storia di Paola Barbagallo e del suo anziano padre Rosario è purtroppo solo uno dei tanti casi di difficoltà che molte famiglie milanesi stanno affrontando in questo periodo. La carenza di risorse e personale pubblico, soprattutto nel settore della sanità, sta mettendo a dura prova i pazienti e i loro familiari.

Rosario, 92 anni e affetto dal morbo di Parkinson, si è sentito male lunedì scorso e da quel momento la sua famiglia ha vissuto un’odissea. Dopo essere stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo, è stato costretto a rimanere nel corridoio per quasi due giorni a causa della mancanza di posti disponibili. Solo ieri sera è stato finalmente trasferito in una stanza del reparto, dove almeno può essere assistito in modo più dignitoso.

La situazione di disagio e sofferenza è comune a molte famiglie milanesi in questa estate, quando il caldo acuisce le condizioni di anziani e persone malate. Gli accessi negli ospedali e nei presidi sanitari sono in aumento rispetto agli altri mesi, ma le problematiche socio-assistenziali sembrano essere più articolate rispetto all’anno scorso.

La carenza di personale è uno dei problemi principali che affligge il sistema sanitario pubblico, come sottolineato da Paola Barbagallo. Nonostante l’efficienza e la gentilezza dei medici e degli infermieri, il sistema non riesce a garantire un’assistenza adeguata a tutti i pazienti. Chi ha la possibilità economica si rivolge alle strutture private, mentre chi dipende dal servizio pubblico deve fare i conti con lunghe attese e condizioni precarie.

È urgente trovare soluzioni per migliorare il sistema sanitario e garantire un’assistenza dignitosa a tutti i cittadini, senza distinzioni economiche. La salute non può dipendere dai soldi, ma deve essere un diritto garantito a tutti. Speriamo che storie come quella di Rosario e Paola possano sensibilizzare le istituzioni e portare a un cambiamento concreto e tangibile.

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