Nella notte tra sabato e domenica scorsi, il piccolo museo agricolo di Lissago è stato oggetto di una visita non gradita da parte di alcuni ignoti. Questi individui hanno fatto irruzione nell’edificio di fronte alla scuola elementare, rompendo la porta d’ingresso e danneggiando vari oggetti esposti. Al momento non è ancora chiaro se qualcosa sia stato rubato, ma la polizia locale è già intervenuta sul posto per effettuare un primo sopralluogo.

La storia di questo museo è strettamente legata a quella della “Curt Grande” o Corte Mozzoni, come descritto nel libro “Lissago e dintorni” di Rosangela Pagani Ossola. Questa corte settecentesca è un importante custode della memoria storica locale, con uno spazio dedicato alla conservazione degli attrezzi agricoli e dei mestieri vari collezionati nel tempo da un affittuario.

La Curt Grande era un luogo di vita e di lavoro per le famiglie contadine dipendenti dal conte Mozzoni di Biumo, con stalle, fienili, pozzo e forno per il pane che fornivano tutto il necessario per la vita quotidiana. Gli edifici erano disposti attorno a un ampio cortile, con abitazioni essenziali ma funzionali.

Negli anni ’80, la Curt Grande è stata trasformata in piccoli appartamenti, ma il legame con il passato è ancora vivo grazie al museo agricolo che conserva i reperti della civiltà contadina. L’irruzione di questa notte ha sollevato preoccupazioni tra i residenti e gli storici locali, che temono danni o furti ai preziosi reperti.

La comunità di Lissago spera che le indagini della polizia possano individuare i responsabili e recuperare eventuali oggetti rubati. Intanto, si fa appello per una maggiore protezione del museo, affinché possa continuare a svolgere il suo importante ruolo di custode della storia locale.

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