Dopo il crollo del tratto di provinciale 412 a Torrevecchia Pia, le autorità locali stanno valutando i tempi e i costi per la riapertura della strada. Nel frattempo, sono stati individuati dei percorsi alternativi per agevolare la circolazione dei veicoli nella zona interessata dal crollo.
Il cedimento improvviso della strada ha causato non pochi problemi agli automobilisti che transitavano sulla Provinciale 412 a Vigonzone, frazione di Torrevecchia Pia. La strada rimarrà chiusa al traffico per un periodo indeterminato, a causa del crollo di un tratto della sede stradale lungo circa 25 metri e largo 8 metri.
Si ipotizza che il cedimento dell’asfalto sia stato causato dall’ingestione dell’acqua proveniente dal cavo Marocco, che scorre sotto l’ex statale della Val Tidone. L’aumento della portata d’acqua, previsto per la stagione irrigua, potrebbe aver contribuito all’accaduto.
Nonostante l’incidente, due giovani donne sono riuscite a passare nel punto del crollo proprio al momento del cedimento, rimanendo illese. Un vero miracolo, considerando la gravità della situazione.
Il presidente della Provincia, Giovanni Palli, ha già effettuato un sopralluogo sul luogo dell’incidente e ha convocato una riunione tecnica urgente. Al tavolo tecnico parteciperanno anche il presidente della Provincia di Lodi, Fabrizio Santantonio, e il sindaco di Torrevecchia, Gerardo Manfredi, insieme ad altri esperti del settore.
Le discussioni del tavolo tecnico si concentreranno sulla tempistica e sui costi per il ripristino della strada, fondamentale per la viabilità della zona. Si tratta di una “corsa contro il tempo” per ripristinare un’arteria stradale cruciale che collega Milano al passo del Penice.
Nel frattempo, sono stati suggeriti dei percorsi alternativi per agevolare la circolazione dei veicoli. È importante ripristinare la viabilità entro 10-12 giorni, considerando che il tratto chiuso è fondamentale per le aziende agricole della zona.
La situazione è grave e la strada rimane completamente inagibile. È di vitale importanza ripristinare il collegamento tra Milano e il casello autostradale di Lodi al più presto. Nel frattempo, sono state individuate delle strade alternative per agevolare gli spostamenti nella zona interessata dal crollo.
La Provinciale 123 verso Sant’Angelo Lodigiano e la Provinciale 235 in direzione Pavia sono alcune delle opzioni raccomandate per chi deve raggiungere le zone interessate dal crollo. Si spera che i lavori di ripristino possano essere completati nel minor tempo possibile, per ridurre al minimo i disagi per i cittadini e le attività economiche della zona.