Un’importante operazione di sequestro preventivo è stata recentemente portata a termine dai Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi, che hanno bloccato beni e conti bancari per un valore complessivo di oltre 26,8 milioni di euro. Le indagini hanno portato alla luce un complesso schema di frode fiscale orchestrato da cinque indagati, che avevano utilizzato società fittizie per emettere oltre 16.700 fatture false, per un valore totale di circa 250 milioni di euro.

Le accuse a carico degli indagati includono associazione per delinquere, dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture false. Inoltre, uno degli organizzatori è stato indagato per autoriciclaggio, avendo investito oltre 3,4 milioni di euro derivanti dagli illeciti fiscali nel settore immobiliare.

Il sequestro ha coinvolto imprese edili con sede nelle province di Lodi, Milano, Monza, Pavia e Foggia. In particolare, anche in provincia di Pavia sono stati sottoposti a sequestro 94 immobili, 14 terreni, disponibilità finanziarie e beni mobili per un valore complessivo di circa 330mila euro.

La misura cautelare è stata adottata per prevenire ulteriori danni derivanti dalle frodi e per evitare che il profitto illecito potesse facilitare nuovi crimini. Inoltre, l’indagato principale, già beneficiario di una misura alternativa alla detenzione per crimini precedenti, è stato privato di tale misura a causa delle nuove accuse e trasferito in un istituto penitenziario.

L’operazione sottolinea l’impegno delle autorità nella lotta contro l’evasione fiscale e il riciclaggio, dimostrando il crescente sforzo per smantellare reti complesse di frode e garantire la giustizia.

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