L’ospedale di Carate Brianza rischia di perdere il suo Punto nascite a causa della mancanza di personale specializzato. La situazione è così grave che l’Azienda socio sanitaria territoriale della Brianza ha dovuto affidare il servizio a una cooperativa esterna privata fino al 30 settembre. Questa decisione ha temporaneamente evitato la chiusura del reparto, ma il problema della carenza di medici neonatologi rimane molto preoccupante.

La mancanza di personale specializzato ha portato l’ospedale a ricorrere all’esterno per garantire la continuità del servizio. Attualmente, c’è solo un medico neonatologo in servizio, e la situazione è così critica che si è rischiata la chiusura del Punto nascite. La carenza di medici è un problema diffuso anche in altri reparti dell’ospedale, e tutto ciò è dovuto alla mancanza di investimenti nella formazione e nelle assunzioni di personale specializzato.

Il Punto nascite di Carate Brianza è stato temporaneamente affidato alla cooperativa “Pediacoop Società Cooperativa”, che ha presentato un’offerta per gestire il servizio fino a fine settembre. Questa soluzione ha permesso di evitare la chiusura del reparto, ma non risolve il problema di fondo della carenza di personale. La sanità brianzola si trova in una situazione critica, costretta a ricorrere a soluzioni temporanee per coprire i vuoti nei calendari dei turni mensili.

È necessario affrontare urgentemente la questione della mancanza di medici e garantire un servizio sanitario di qualità per i cittadini di Carate Brianza e dell’intero territorio. La salute delle mamme e dei neonati non può essere messa a rischio a causa di problemi organizzativi e di personale. Speriamo che si trovino soluzioni a lungo termine per garantire la continuità e la qualità dell’assistenza sanitaria a Carate Brianza e in tutta la Brianza.

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