Il progetto di messa in sicurezza dell’area boschiva conosciuta come “Terre nere” a Rescaldina ha finalmente ottenuto il via libera. Si tratta di una porzione di terreno di quasi 7mila metri quadri donata al comune nel 2006, che è stata oggetto di indagini ambientali. Dopo la chiusura della Conferenza dei Servizi, è stato dato il semaforo verde al progetto.
L’area, sottoposta a un procedimento di caratterizzazione ambientale qualche anno fa, nasconde una “collinetta” di circa 3mila metri quadri composta da materiale terroso di natura antropica e scorie di fonderia. Nonostante non siano stati rilevati inquinanti che possano percolare nel terreno, i rischi riguardano le polveri e il contatto con la pelle.
Per la messa in sicurezza, si è deciso di realizzare una barriera che prevede la posa di terreno coltivo sulla collinetta, con uno spessore di circa 25 centimetri. Questo per evitare il soffocamento delle specie presenti e per salvaguardare il bosco circostante. Sarà necessario sfoltire la vegetazione, rimuovere gli alberi morti e piantare nuove piante caratteristiche del bosco sui sentieri presenti.
L’intervento richiederà circa cento giorni lavorativi, seguiti da un monitoraggio per garantire l’integrità della barriera di separazione. Si tratta di un passo importante per proteggere l’ambiente e garantire la salute del bosco e della fauna che vi abita.