Un detenuto di soli 18 anni è morto tragicamente a causa di un incendio che ha devastato la sua cella nel carcere di San Vittore a Milano. Le fiamme, l’allarme e i soccorsi non sono riusciti a salvarlo, lasciando un vuoto di dolore e sgomento tra i presenti. Secondo quanto emerso, sembra che il giovane e il suo compagno di cella siano stati coloro che hanno appiccato l’incendio, un gesto estremo che ha portato alla morte di uno di loro.

I sindacati della Polizia Penitenziaria hanno espresso preoccupazione per quanto accaduto, definendo la situazione all’interno delle carceri come un vero e proprio “bollettino di guerra”. Il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha sottolineato che non si tratta di un suicidio, ma di un’altra tragica morte che si aggiunge a quella di numerosi detenuti e agenti avvenute quest’anno.

L’episodio ha scosso profondamente la comunità e sollevato interrogativi su come gestire al meglio la situazione all’interno delle carceri, garantendo la sicurezza e la salute di detenuti e operatori. È necessario fare luce su quanto accaduto e adottare misure concrete per prevenire simili tragedie in futuro. La morte di questo giovane detenuto rimarrà un triste ricordo di un evento drammatico che ha segnato la vita di molti.

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