La croce di ferro che si trovava all’Alpe Viziola nel territorio di Campodolcino e che era scomparsa pochi mesi fa è stata sostituita con una nuova e benedetta. Purtroppo, un episodio simile si è verificato di recente sul sentiero per Avero, sopra Cimaganda, nel territorio del Comune di San Giacomo Filippo. Anche in questo caso la croce è stata abbattuta, suscitando rammarico e sdegno tra la comunità locale.

Il sindaco di San Giacomo Filippo, Severino De Stefani, ha espresso la sua amarezza per quanto accaduto e ha annunciato che verrà presentata denuncia contro gli autori del gesto ignobile. È evidente che chi ha commesso questi atti vandalici conosce bene il territorio e non si è fatto intimorire dalla difficoltà di raggiungere i luoghi in questione.

La croce abbattuta sul sentiero per Avero aveva appena festeggiato i suoi 70 anni dalla posa, e la comunità locale si è mobilitata per esprimere solidarietà e indignazione di fronte a tali atti di vandalismo. Nonostante si sia discusso sulla rimozione delle croci dalle cime delle montagne italiane, sembra che in questo caso l’abbattimento delle croci sia stato motivato semplicemente da un accanimento verso simboli religiosi significativi per chi ama le montagne.

Il sindaco di Campodolcino, Enrica Guanella, ha condannato fermamente tali atti, definendo gli autori come vandali ignoranti. È importante che la comunità si unisca per proteggere i propri simboli e valori, e per garantire il rispetto per il patrimonio storico e religioso delle montagne. Speriamo che i responsabili vengano identificati e puniti per i loro gesti deplorevoli.

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