Una storia d’amore che inizia con baci e si conclude con graffi sul viso, giorni di prognosi e un malessere che si aggrava da una relazione compromessa. Questo è quanto emerso durante l’ultima udienza dinanzi al Collegio di Varese, dove un uomo è imputato per maltrattamenti in famiglia e stalking nei confronti della sua ex moglie.
La coppia si era conosciuta in Albania e si era sposata nel ’99, ma col passare del tempo il rapporto si era deteriorato. L’uomo, un cinquantenne che si definisce nullatenente e amministra immobili in Albania, ha ammesso di aver avuto altre relazioni durante il matrimonio, ma ha negato le accuse mosse dalla sua ex moglie, attribuendole alla sua gelosia malata.
Durante l’interrogatorio, l’uomo ha parlato di comportamenti borderline, ma ha negato di essere violento, sostenendo che i litigi con la moglie non erano mai sfociati in violenza fisica. Tuttavia, la donna ha lamentato sette giorni di prognosi per le percosse subite durante un litigio per un parcheggio, che aveva portato all’abbandono del tetto coniugale da parte dell’uomo.
Oltre alla gelosia ossessiva della moglie, anche l’uomo aveva dei sospetti di tradimento nei confronti di tutti, persino del sindaco che li aveva sposati. Per questo motivo, aveva utilizzato dispositivi informatici spia per controllare la sua ex compagna.
La prossima udienza, fissata per il 17 dicembre, sarà dedicata alla discussione del caso, durante la quale verranno espresse le richieste della Procura e della parte civile. Sarà anche l’occasione per ascoltare l’arringa della difesa e cercare di fare luce su questa tormentata storia d’amore che si è trasformata in un dramma familiare.