Un 43enne tunisino è stato accusato per un brutale attacco con bottigliate contro un anziano, che ha lasciato la vittima gravemente ferita. Nonostante l’arma non sia stata trovata, le testimonianze sembrano confermare la colpevolezza dell’imputato.

Il processo si è aperto a Varese, dove l’uomo di origini tunisine è stato incriminato per tentato omicidio. L’aggressione, avvenuta in corso Moro il 30 dicembre scorso all’alba, ha lasciato l’anziano con ferite gravi al viso e alla testa. I soccorritori hanno descritto la vittima come tumefatta e insanguinata.

L’imputato, già noto alle autorità per reati precedenti, è stato arrestato poco dopo l’attacco grazie all’intervento della Polizia, che lo ha identificato tramite le telecamere di sorveglianza della zona. Tuttavia, la difesa contesta la mancanza di prove concrete, in particolare la mancanza dell’arma utilizzata nell’aggressione, una bottiglia di vetro.

Il processo continua con l’audizione dei testimoni, tra cui gli agenti che sono intervenuti sul posto e la stessa vittima, che però non ha deciso di costituirsi parte civile. La situazione si fa sempre più intricata, ma la giustizia dovrà fare luce su questo brutale episodio.

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