Il processo per il deragliamento del Frecciarossa Milano-Salerno 9595, avvenuto il 6 febbraio 2020 a Livraga, ha ripreso ieri dopo la pausa estiva. L’incidente ha portato alla morte dei due macchinisti e a 30 feriti a causa di un attuatore difettoso montato nella notte. Durante l’interrogatorio di due operai di Alstom Ferroviaria, responsabili del montaggio e collaudo degli attuatori, è emerso che le modalità di lavoro in fabbrica potrebbero non aver sempre rispettato le norme dell’azienda. Gli operai hanno dichiarato di non poter garantire che i protocolli fossero seguiti correttamente, in quanto non sempre chi iniziava il montaggio era lo stesso che lo concludeva, e lo stesso valeva per il collaudo. La direttrice di qualità di Alstom ha confermato che il banco di collaudo progettato per verificare le specifiche degli attuatori non era in grado di rilevare errori di cablaggio, e che l’azienda non era a conoscenza di questa lacuna. Dopo la tragedia è stato aggiunto un extra test per individuare errori come quello di cablaggio. La direttrice ha anche sottolineato che il cablaggio dovrebbe essere controllato dagli operai di Rfi al momento dell’installazione sul binario, poiché il collaudo in fabbrica è una simulazione e non può prevedere tutti i casi di installazione degli attuatori. La prossima udienza è fissata per il primo ottobre, durante la quale si proseguirà con l’interrogatorio della direttrice di qualità di Alstom.

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