A Sondrio, in meno di una settimana, sono state raccolte firme per riappropriarsi degli spazi verdi. Secondo il co-promotore Ciapponi, servono azioni concrete da parte delle istituzioni. Il primo obiettivo è stato raggiunto: dimostrare che il problema esiste e che molti desiderano una soluzione concreta. Più di trecento persone hanno firmato la petizione per denunciare la situazione di degrado dei Giardinetti Sassi di Sondrio.
L’isola verde di qualche anno fa non esiste più: panchine trasformate in letti per un gruppo di uomini che vi bivaccano giorno e notte, mangiando, bevendo e facendo tutto il resto, compreso stendere il bucato sulla fontana al centro dello spazio.
“Ai giardini Sassi e in altre aree della città ci sono situazioni che non possono essere ignorate – afferma Ciapponi, co-promotore della petizione – La realtà odierna è segnata dalla microcriminalità e dal disagio sociale. È fondamentale che le istituzioni prendano coscienza di questa realtà e agiscano in modo vigile e concreto”.
Azioni come la chiusura del Bar DeSa disposta dal sindaco Scaramellini sono importanti per evitare che situazioni di degrado si diffondano ulteriormente. La cittadinanza chiede che gli spazi pubblici tornino ad essere sicuri e decorosi per tutti. È importante riappropriarsi fisicamente dei luoghi pubblici e denunciare alle forze dell’ordine situazioni spiacevoli.

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