Il brutale attacco di gruppo ai danni di un pachistano a Meda durante il Capodanno del 2023 ha scosso profondamente la comunità locale. Dopo il patteggiamento dell’unico maggiorenne coinvolto nel branco, ora è il turno dei quattro allora minorenni di affrontare il processo con il rito abbreviato.
Il 20enne di Cabiate ha accettato una pena di quasi 4 anni e 11 mesi di reclusione, decisione confermata dalla gup del Tribunale di Monza Angela Colella. La vittima del tentato omicidio, un 34enne pachistano residente a Meda, si è costituita parte civile con l’avvocato Francesco Ferreri e ha ricevuto un piccolo acconto per il risarcimento del danno.
Gli altri tre minorenni coinvolti nell’aggressione sono stati inviati in una comunità educativa e sono attualmente sotto sorveglianza. La Procura per i minori di Milano aveva inizialmente richiesto un giudizio immediato, ma i ragazzi hanno preferito il rito abbreviato, che si terrà davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale per i minorenni di Milano l’8 novembre.
Secondo le testimonianze raccolte, il pachistano è stato circondato e picchiato dal branco, fino a essere ferito gravemente con un coccio di bottiglia. L’amico della vittima è fuggito terrorizzato, lasciando il pachistano a terra. Inoltre, è emerso che i due fratelli coinvolti nell’aggressione hanno esercitato pressioni sui testimoni per impedire l’identificazione dei responsabili.
La comunità locale è stata scossa da questo episodio di violenza, che ha portato alla luce dinamiche di intimidazione e minacce. Ora, la giustizia dovrà fare il suo corso per garantire che i responsabili rispondano delle proprie azioni e che la vittima possa ottenere giustizia.