Il Garage delle Nazioni, costruito negli anni ’50, è al centro di una controversia che coinvolge il Comune di Milano e la società Lombardia Parcheggi srl. Il Comune ha deciso di bloccare il progetto di abbattimento del Garage delle Nazioni, che prevedeva la costruzione dell’Hotel Parking al suo posto, con 14 piani fuori terra e sei interrati. La Direzione rigenerazione urbana di Palazzo Marino ha comunicato al proprietario e all’architetto Mario Cucinella i motivi per cui è stato rifiutato il permesso di costruire per questo intervento di riqualificazione edilizia.

Il Comune ha lasciato 10 giorni per presentare memorie e controdeduzioni, ma ha già annunciato che verrà emesso un provvedimento di diniego del titolo edilizio. Questa decisione è stata influenzata dalle indagini della Procura di Milano su diversi interventi di rigenerazione urbana, che hanno portato anche al sequestro di due cantieri per presunti abusi edilizi. Il Comune ha quindi dovuto adottare criteri più rigorosi, basandosi sull’interpretazione normativa dei giudici.

Il Garage delle Nazioni è un edificio di notevole interesse culturale, secondo il ministero della Cultura, che ha posto un vincolo sulla sua demolizione. Il Comune ha specificato che l’intervento è da sottoporre a piano attuativo, in quanto supera i 25 metri di altezza e la volumetria consentita. Inoltre, il progetto è considerato una nuova costruzione, non una semplice ristrutturazione, poiché non conserva traccia dell’edificio preesistente.

La questione del Garage delle Nazioni è stata portata davanti al Tar, che si è pronunciato su due ricorsi presentati da Lombardia Parcheggi. L’udienza pubblica successiva è prevista per il 21 ottobre 2025. Nel frattempo, l’attivista civico Michele Sacerdoti ha sottolineato l’importanza di attendere la decisione definitiva del Consiglio di Stato e di valutare l’impatto del nuovo Piano di governo del territorio sul futuro del Garage.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui