La Blue tongue, o malattia della lingua blu, è una malattia che colpisce i ruminanti come bovini, ovini e caprini, nonché animali selvatici come i cervi. Questo virus ha destato molta preoccupazione tra gli allevatori in Europa, con casi segnalati anche in Lombardia. Il Dr. Fabio Ravanelli, direttore della Struttura Complessa Sanità Animale di ATS Brianza, spiega che la Blue tongue è causata da moscerini del genere Culicoides che agiscono da vettori, trasmettendo il virus da un animale all’altro. Mentre la malattia di solito è asintomatica, può manifestarsi in forme gravi e talvolta mortali. Tuttavia, la Blue tongue non rappresenta un rischio per gli esseri umani e gli alimenti derivati da animali infetti sono sicuri da consumare.

Attualmente, diverse province lombarde sono coinvolte nella diffusione della malattia e sono stati imposti divieti di movimentazione degli animali per evitare ulteriori contagi. Gli enti preposti stanno lavorando per sviluppare un vaccino contro la Blue tongue, con la speranza di proteggere i ruminanti in vista della prossima stagione primaverile. Nel frattempo, gli allevatori possono adottare misure preventive come tenere gli animali chiusi in stalla durante le ore di maggior attività dei moscerini vettori e utilizzare prodotti insetto-repellenti.

È importante affrontare questa situazione con attenzione e preparazione per contenere i contagi e proteggere gli allevatori dalle perdite di bestiame. Con l’innalzarsi delle temperature, è probabile che i casi di Blue tongue aumentino, quindi è fondamentale essere pronti ad affrontare eventuali nuovi focolai della malattia.

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