Marcello Trifone, l’ultimo marito della mantide di Parabiago Adilma Pereira Carneiro, ha deciso di chiedere scusa alla famiglia di Fabio Ravasio per il male che ha causato. Queste sono le parole riportate dal suo avvocato Andrea Toscani al termine di un lungo interrogatorio davanti al pubblico ministero di Busto Arsizio Ciro Caramore per l’omicidio del commerciante di Magenta.

Durante l’interrogatorio, Trifone ha raccontato di essere stato completamente soggiogato da Adilma, convinto di essere il suo prediletto. La donna lo teneva come un animale in gabbia nella casa comprata con i soldi della famiglia Ravasio, insieme ad alcuni dei suoi otto figli. Trifone, adottato da un importante imprenditore di Magenta e ereditiere di beni per diversi milioni di euro, ha visto tutti i suoi averi sottratti da Adilma, che lo ha convinto di essere in condizioni di indigenza.

La storia di Trifone conferma la sua complessa situazione psichica, segnata da un’infanzia difficile in un orfanotrofio in cui veniva maltrattato. Durante l’interrogatorio, ha anche parlato del ruolo di Massimo Ferretti, l’amante di Adilma, nella preparazione dell’omicidio. Trifone ha ammesso di aver partecipato ad almeno una riunione e ha confermato l’ipotesi che Igor Benedito, il figlio di Adilma, indossasse una parrucca mentre investiva Fabio Ravasio per sviare le indagini.

La storia di Trifone potrebbe complicare ulteriormente la posizione della mantide, poiché se si riuscisse a dimostrare la sua incapacità di intendere e volere, potrebbe essere ipotizzata anche la circonvenzione di incapace. Il suo avvocato conclude affermando che tutto fa pensare che Trifone sia stato raggirato dalla donna e che questa questione va verificata attentamente.

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