La costruzione della Torre Milano, un grattacielo di 24 piani alto 85 metri, è finita nel mirino della Procura di Milano dopo la denuncia dei residenti della zona. L’udienza preliminare per otto imputati, tra cui imprenditori, progettisti e tecnici, si è aperta con la costituzione di parte civile di una signora che vive accanto alla torre. Gli imputati sono accusati di presunti abusi edilizi legati alla costruzione dell’edificio.

Secondo le indagini dei pm, l’intervento edilizio per la costruzione della Torre Milano sarebbe stato qualificato come ristrutturazione edilizia, ma in realtà si trattava di una nuova costruzione. La Procura sostiene che funzionari e dirigenti comunali avrebbero procurato un ingiusto vantaggio economico agli imprenditori-costruttori, ignorando le regole sulle volumetrie.

Un comitato di cittadini si è costituito per denunciare il problema, lamentando la perdita di sole e vista a causa della torre. I residenti hanno costituito il comitato “Torre Impossibile” e hanno testimoniato in Procura contro la costruzione dell’edificio.

L’udienza preliminare ha visto la presenza di diversi imputati e la costituzione di parte civile dei residenti, mentre il Comune è rimasto assente. La discussione è stata rinviata al 23 gennaio dalla gup Teresa De Pascale. La vicenda della Torre Milano continua a tenere banco a Milano, in attesa di ulteriori sviluppi.

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