Nuovi sviluppi nella vicenda che ha coinvolto un camionista e il proprietario di un colorificio di Busto. Dopo la versione del camionista, che si presentava come vittima della rissa, arriva ora la testimonianza del titolare del colorificio, pronto a difendere la propria posizione.
La tranquilla giornata di lavoro in un colorificio di Busto Arsizio si è trasformata in caos a causa di una rissa tra il titolare del negozio e un camionista. Dopo le prime ricostruzioni, il negoziante ha deciso di fornire la sua versione dei fatti, gettando luce su quanto accaduto e difendendosi dalle accuse del camionista, che si era presentato fuori dal negozio già nervoso.
Secondo il negoziante, tutto è iniziato quando il camionista ha parcheggiato il suo rimorchio nel parcheggio vicino al negozio, lasciandolo lì senza la motrice. Al suo ritorno, nel pomeriggio, la situazione è precipitata. Trovando alcune auto parcheggiate vicino al suo rimorchio – auto dei dipendenti e dei clienti – che rendevano difficoltosa la manovra per uscire, l’autista si è innervosito ed è entrato nel negozio per chiedere che venissero spostate.
La dipendente del colorificio ha chiesto al camionista di avere pazienza qualche minuto, ma questo ha fatto esplodere la rabbia dell’uomo. Uscito dal negozio, il camionista ha iniziato a sbraitare, pronunciando insulti contro il colorificio, secondo quanto riferito dal titolare.
A quel punto, il negoziante è uscito per affrontarlo direttamente. Ne è nato un acceso confronto, durante il quale entrambi si sono spinti l’uno contro l’altro fino ad arrivare alle mani. Il negoziante sostiene che entrambi abbiano riportato ferite e che la responsabilità sia da dividere a metà.
Il camionista ha riportato graffi sul volto, ma il negoziante sottolinea come anche lui abbia subito abrasioni sulla schiena. Dopo la lite, il camionista ha chiamato la polizia e, in attesa degli agenti, ha riattaccato la motrice al rimorchio.
Successivamente, un’ambulanza ha trasportato il camionista in ospedale, poiché aveva un occhio sanguinante. Il negoziante afferma che non è stata una rissa a senso unico e che entrambi sono pronti a sporgere denuncia.
In conclusione, un episodio di frustrazione che si è trasformato in un confronto fisico e che potrebbe sfociare in una battaglia legale, con entrambe le parti pronte a difendere la propria versione dei fatti.