Una giovane donna albanese di 25 anni ha finalmente deciso di denunciare il marito dopo anni di soprusi, minacce e violenza. La donna, madre di due bambini di 2 e 4 anni, ha raccontato alle autorità di voler abortire perché il bambino che porta in grembo è frutto di una violenza sessuale subita dall’uomo otto settimane prima.
La situazione è degenerata quando la giovane ha comunicato al marito la sua decisione di interrompere la gravidanza. L’uomo ha reagito con violenza, picchiando e tirando i capelli alla moglie. Questo episodio è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha spinto la ragazza a chiamare i carabinieri.
I militari, arrivati nella loro casa ad Agrate Brianza, hanno trovato la donna coperta di lividi e la giovane ha finalmente denunciato tutti gli abusi subiti negli ultimi quattro anni. Le violenze erano frequenti, avvenivano anche davanti ai bambini e ai suoceri, con cui la coppia conviveva.
L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti aggravati dal fatto che la donna fosse incinta e che l’episodio violento fosse avvenuto di fronte ai figli. La vittima è stata portata in ospedale con una prognosi di tre giorni per cervicalgia e trauma facciale. L’uomo si trova attualmente in carcere a Monza.
Questo triste episodio dimostra ancora una volta l’importanza di denunciare la violenza domestica e di non tacere di fronte agli abusi. Speriamo che la giovane donna possa trovare la giustizia e il supporto di cui ha bisogno per superare questa terribile esperienza.