Giuseppe Sala è diventato un grande sognatore negli ultimi anni, immaginando città con un impatto ambientale prossimo allo zero. Tuttavia, le sue decisioni potrebbero rivelarsi controproducenti. Il Comune di Milano ha introdotto un piano per eliminare progressivamente auto e motociclette considerate inquinanti, senza considerare le conseguenze sul traffico e sull’inquinamento. La transizione ecologica di Sala sembra non avere senso, portando la città verso il caos anziché verso la sostenibilità. Le restrizioni imposte potrebbero spingere le persone a utilizzare di più le auto anziché le due ruote, aumentando le emissioni e il traffico. La transizione verso veicoli elettrici potrebbe essere più lenta del previsto, rendendo il piano di Sala obsoleto. Il confronto sulle restrizioni si è intensificato, con alcune associazioni di cittadini che chiedono un ripensamento delle decisioni prese. Tuttavia, l’assessore alla Mobilità ha confermato l’entrata in vigore delle misure, scatenando polemiche e critiche da parte del governo e dell’opposizione. La concretezza sembra mancare nelle scelte di Sala, che potrebbero essere dettate più dall’ideologia che dalla reale sostenibilità. Un sogno che potrebbe avere costi elevati per i cittadini.

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