L’ex presidente della Camera Irene Pivetti è stata condannata a 4 anni di reclusione per evasione fiscale e autoriciclaggio. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Milano nel processo che coinvolgeva anche altri tre imputati per una serie di operazioni commerciali del valore di circa 10 milioni di euro, tra cui la compravendita di tre Ferrari Granturismo. Secondo l’accusa, queste operazioni sarebbero servite per riciclare proventi illeciti.

La condanna è stata il risultato delle indagini condotte dal pm Giovanni Tarzia e del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. Oltre a Pivetti, sono stati condannati anche il pilota di rally Leonardo ‘Leo’ Isolani e sua moglie Manuela Mascoli, mentre la figlia di quest’ultima è stata assolta.

L’inchiesta ha ipotizzato un ruolo di intermediazione della società Only Italia, riconducibile a Pivetti, nelle operazioni del Team Racing di Isolani. Le auto sarebbero state al centro di una finta vendita al gruppo cinese Daohe per essere trasferite in Spagna e successivamente vendute. Secondo l’accusa, Pivetti avrebbe acquistato il marchio Isolani-Ferrari per rivenderlo a un prezzo dieci volte superiore al gruppo cinese.

La sentenza ha anche disposto la confisca di oltre 3,4 milioni di euro a carico di Pivetti, cifra che le era stata già sequestrata durante le indagini. La condanna prevede anche una multa e l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

Nonostante la condanna, Pivetti ha dichiarato di essere perfettamente innocente e di aver sempre pagato le tasse. Ha annunciato il ricorso in appello e si è mostrata serena riguardo all’esito del processo. Per lei, questa è solo la fine del primo tempo e resta convinta della sua innocenza.

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