A Monza, in via Correggio, si è verificato un caso strano riguardante la realizzazione di una pista ciclabile “dove non serve”, come affermano i residenti dei civici 15, 17 e dintorni di questa strada che collega viale Libertà a viale Sicilia. Secondo quanto riferito, a metà giugno è stata improvvisamente creata una nuova tratta di ciclabile sotto casa loro, la quale non solo non è utile ma risulta anche pericolosa. I residenti dichiarano di non avere nulla contro le nuove piste ciclabili, in quanto anche loro utilizzano la bicicletta. Tuttavia, per spostarsi hanno sempre utilizzato la pista ciclabile situata dall’altro lato della strada, di fronte ai civici pari. Prima dell’intervento, dal loro lato, c’erano una dozzina di parcheggi riservati ai condomini, particolarmente utili in una zona residenziale in costante crescita.

Attualmente, la situazione è molto complicata per i residenti, poiché non hanno spazio per manovrare, non sono presenti stalli riservati alle persone con disabilità e devono sperare che non ci sia mai bisogno di un intervento di ambulanza o dei pompieri, altrimenti non saprebbero dove fermarsi senza ostacolare la circolazione. Inoltre, anche gli operatori ecologici hanno difficoltà a raccogliere i rifiuti.

La delegazione dei residenti, composta da una decina di persone che rappresentano circa un centinaio di famiglie, si è rivolta al Comune con una petizione in cui chiede chiarimenti e una revisione dell’intervento, tenendo conto dei loro suggerimenti. Tuttavia, non hanno ricevuto alcuna risposta e hanno deciso di inviare nuovamente la petizione nei giorni scorsi. Nella documentazione inviata al Comune, i residenti evidenziano che lo spazio di parcheggio è stato praticamente eliminato, che la larghezza della carreggiata non consente di ospitare due piste ciclabili e che il restringimento eccessivo ostacola il passaggio dei veicoli. Inoltre, segnalano che dalle aree box e dai passi carrai si accede direttamente alla ciclabile, creando rischi per automobilisti e ciclisti.

La situazione resta dunque in sospeso, con i residenti in attesa di una risposta da parte delle autorità comunali per risolvere il problema creato dalla realizzazione della pista ciclabile “dove non serve”.

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