Il terreno tra via Bramante da Urbino e via Rigamonti a Monza sembra non nascondere reperti archeologici, nonostante la richiesta della Sovrintendenza al Comune di effettuare specifici rilievi per individuare tracce di insediamenti antichi. Tuttavia, durante gli scavi sono stati individuati alcuni resti, probabilmente di eternit, che non ritarderanno l’avvio del progetto di riqualificazione dell’area.

Il Comune, in collaborazione con Aler, prevede la costruzione di un edificio da 28 appartamenti come primo passo del progetto finanziato con oltre 15 milioni di euro. Entro il 31 marzo 2026, dovranno essere completati il nuovo stabile in legno lamellare a basso consumo energetico e l’efficientamento di due caseggiati comunali e uno dell’Aler, insieme alla riqualificazione della cascina Maino.

Nonostante l’assenza di operai sul terreno abbia destato preoccupazione tra i residenti di via Bramante, Aler assicura che non sono state rilevate criticità e che i lavori procederanno secondo il cronoprogramma stabilito. Ad ogni modo, la scoperta dei resti non contaminerà l’area, in quanto verranno smaltiti nel rispetto delle normative vigenti.

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