La decisione dell’agenzia mondiale antidoping di presentare un ricorso al Tas contro l’assoluzione del tennista italiano Jannik Sinner ha scosso il mondo dello sport questa mattina. La Wada non ha accettato la definizione di assenza di colpa data al giocatore e ha deciso di continuare la battaglia legale chiedendo da 1 a 2 anni di squalifica per il giovane atleta.

Nonostante sia emerso che la contaminazione è stata causata involontariamente dalla cura di un graffio del fisioterapista di Sinner, la Wada sembra non voler arretrare nella sua decisione. Questa vicenda, che sembrava essere stata risolta con l’assoluzione del tennista azzurro, continua a tenere banco nel mondo dello sport, mettendo in discussione la credibilità delle agenzie antidoping e dei loro metodi.

Sinner, giovane promessa del tennis italiano, si trova ora ad affrontare una nuova battaglia legale per dimostrare la sua innocenza e ripristinare la sua reputazione. Resta da vedere come evolverà la situazione e se il Tas accoglierà il ricorso presentato dalla Wada. Intanto, il mondo dello sport resta in attesa di nuovi sviluppi su questa delicata questione.

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