Vittorio Feltri è noto per il suo giornalismo provocatorio e irriverente, capace di attirare l’attenzione con titoli paradossali e battute eccessive. Tuttavia, recentemente ha suscitato polemiche criticando le piste ciclabili di Milano in modo provocatorio, scatenando la reazione di Legambiente che ha presentato denuncia alla polizia per “istigazione a delinquere”.
La reazione dell’associazione ambientalista e del sindaco Beppe Sala, che ha definito le parole di Feltri come un insulto insopportabile, evidenzia un problema più grave: la morte dell’ironia. L’ironia, infatti, è la capacità di tenere insieme verità opposte in uno stesso discorso, sopportandone la contraddizione, e rappresenta una forma di tolleranza e intelligenza.
In un paese in cui l’indignazione collettiva sembra prevalere sulla capacità di comprendere il senso dell’ironia, è importante riflettere sulle vere questioni di fondo. Invece di concentrarsi su battute provocatorie, sarebbe più utile analizzare i problemi reali, come la sicurezza delle piste ciclabili e il numero elevato di incidenti che si verificano in città.
In un momento in cui la comunicazione sembra essere dominata da reazioni immediate e superficiali, è fondamentale tornare a valorizzare l’ironia e la capacità di analisi critica. Solo così si potrà affrontare con serietà e intelligenza le sfide che il nostro Paese deve affrontare.