La Guardia di Finanza di Ferrara ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, emesso nei confronti di due società operanti nella commercializzazione di bobine di acciaio inossidabile, su richiesta dell’European Public Prosecutor’s Office (EPPO) di Bologna. Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ferrara hanno portato alla luce una rilevante frode doganale, con le società coinvolte che avrebbero falsamente attestato la provenienza coreana dell’acciaio quando in realtà era di origine cinese. Questo ha permesso loro di ottenere un risparmio illecito di circa 2,4 milioni di euro, grazie all’esenzione dal pagamento dei tributi doganali prevista per la merce originaria dalla Corea del Sud.

Le società coinvolte rispondono della responsabilità amministrativa da reato e l’intera somma di denaro è stata sequestrata insieme ad alcune bobine di acciaio già cautelate. Questa condotta non solo ha importanti aspetti di natura evasiva, ma ha anche gravi effetti sul mercato del materiale inossidabile a causa della concorrenza sleale che si genera attraverso il “dumping”. Le grandi imprese che praticano il dumping introducono nel mercato europeo prodotti a prezzi inferiori rispetto a quelli mediamente praticati, grazie ai sussidi statali di cui godono.

L’intervento della Procura Europea e della Guardia di Finanza ha permesso di porre un freno a questa condotta sleale, che danneggia non solo le imprese rispettose delle regole, ma anche il mercato interno europeo. L’Unione Europea si avvale di strumenti di difesa come il “dazio anti dumping” per tutelare le imprese e garantire un mercato equo e trasparente.

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