Le autorità finanziarie di Milano hanno arrestato quattro imprenditori italiani, di cui due residenti in Svizzera e due nel novarese, per frode fiscale. Durante le operazioni sono stati sequestrati oltre 95 milioni di euro a sedici persone fisiche e due aziende attive nel settore delle telecomunicazioni.

L’indagine ha avuto inizio nel 2022 grazie all’attività ispettiva della Polizia Economico Finanziaria di Milano e dell’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate. È emerso un complesso circuito di false fatturazioni nel settore del commercio di traffico dati internazionale VoIP. Le indagini hanno portato all’arresto di un broker italiano residente in Svizzera e al sequestro di oltre 50 milioni di euro di IVA evasa.

Successive investigazioni hanno permesso di individuare altri due imprenditori italiani residenti in Svizzera e due soggetti nel novarese coinvolti nel circuito di frode. Le false fatturazioni riguardavano il traffico dati, che passava attraverso conduit estere, società cartiere e società filtro italiane, per poi raggiungere le società beneficiarie della frode fiscale.

Le indagini in corso, condotte dalla Guardia di Finanza di Milano sotto il coordinamento della Procura Europea, dimostrano l’impegno nel contrastare le frodi IVA e garantire la legalità economica e finanziaria del Paese e dell’Unione Europea. Si sottolinea che il procedimento penale è ancora nelle fasi preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.

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