Un giovane di 17 anni è stato arrestato con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere dopo la morte violenta di Maria Campai, trovata nel giardino di una villa abbandonata a Viadana. Secondo l’autopsia eseguita dal medico legale incaricato dalla procura dei minori di Brescia, la donna è stata brutalmente picchiata e strangolata dal ragazzo dopo un rapporto intimo nel garage di casa trasformato in palestra.
La versione del ragazzo, che sostiene di aver agito in difesa contro la donna, non ha convinto il giudice che ha confermato le accuse iniziali. È emerso che il giovane frequentava siti sul web alla ricerca di informazioni su sesso estremo e su come uccidere una persona a mani nude, confermando l’aggravante della premeditazione.
Dopo aver nascosto il corpo della vittima nel giardino della villa per sette giorni, il ragazzo è stato fermato dai carabinieri su indicazione della sorella della donna. Durante l’interrogatorio di garanzia, il giovane ha continuato a negare le accuse, affermando di aver agito per difesa.
Il caso ha scosso la comunità locale e ha sollevato molte domande sulla sicurezza e sul controllo dei minori su internet. La giustizia dovrà fare luce su questa tragedia e portare il colpevole di fronte alla legge per rispondere del suo terribile gesto.