Il Consorzio Stabile Sis di Torino, recentemente coinvolto in un’indagine della Procura di Milano per presunte tangenti pagate a due funzionari Anas, ha deciso di difendersi dalle accuse. Attraverso una nota ufficiale, il Consorzio ha respinto categoricamente le accuse e ha fornito una spiegazione alternativa sui pagamenti effettuati.
Il Consorzio Sis ha sottolineato che né la società né i suoi dirigenti sono stati coinvolti direttamente nell’indagine, e che nessun ufficio della società è stato perquisito o sequestrato dalla polizia giudiziaria. I pagamenti effettuati ai due funzionari sono stati giustificati come parte della remunerazione per le attività svolte come Collaudatori di un Lotto della Superstrada Pedemontana Veneta, su incarico della Concedente. Il Consorzio ha chiarito che non aveva alcun potere decisionale sulla scelta dei Collaudatori o sui loro compensi.
Di fronte alla campagna diffamatoria che ha colpito il Consorzio, quest’ultimo si riserva il diritto di intraprendere azioni legali per proteggere la propria immagine e reputazione.

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