Il chiosco gestito da Elenia Mazzetta lungo il lungolago Cesare Battisti a Lecco è stato oggetto di un’ordinanza che impone la chiusura anticipata alle 21. La giovane commerciante, che gestisce il chiosco con l’aiuto di tre dipendenti mentre frequenta l’università a Milano, si è detta sconsolata e ha espresso la sua incredulità di fronte a questa decisione.

La storia del chiosco inizia nel 2008, quando il padre di Elenia le mostrò delle foto del locale con panchine, tavoli e ombrelloni della coca-cola, vasi con fiori di vari colori, un vero angolo di paradiso. La giovane ha preso in gestione il chiosco nel 2023 con l’intento di riportarlo alla bellezza di un tempo e di offrire qualcosa di diverso rispetto ai soliti kebabbari presenti in città. Tuttavia, negli ultimi mesi, l’atmosfera è cambiata a causa della presenza di micro-delinquenti che alimentano paure e tensioni tra la gente.

Elenia racconta di come suo padre abbia cercato di cacciare via i delinquenti, di come abbia chiesto aiuto alle forze dell’ordine e di come ogni sera siano costretti ad allontanare persone non gradite dal chiosco. Nonostante gli sforzi fatti per mantenere il locale pulito e sicuro, l’ordinanza di chiusura anticipata ha gettato nel panico la giovane imprenditrice, che si chiede se questa sia davvero giustizia.

La situazione sembra destinata a peggiorare, con l’ipotesi di una chiusura totale del chiosco che potrebbe diventare realtà. Dal Comune di Lecco si ribadisce che l’ordinanza è stata emessa per tutelare il bene pubblico, l’ordine e la sicurezza delle persone, ma Elenia si sente tradita e delusa da una città che vorrebbe diversa, più sicura e vivibile. La lotta per mantenere aperto il chiosco continua, ma il futuro appare incerto e pieno di ostacoli.

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