Le indagini sull’omicidio di Candido Montini a Garzeno, in provincia di Como, stanno procedendo con il coinvolgimento di tutti coloro che erano in contatto con la vittima. Questa prassi, comune nelle indagini senza sospettati precisi, potrebbe portare alla luce informazioni utili per risolvere il caso. I laboratori specializzati stanno analizzando i reperti trovati sulla scena del crimine, tra cui delle macchie di sangue. I carabinieri incroceranno le testimonianze dei conoscenti di Montini per cercare di capire se il sangue appartiene solo alla vittima o se vi sono tracce dell’assassino. L’arma del delitto, un coltello da cucina, è stata ritrovata per strada e non apparteneva al pensionato. Le indagini si concentrano sulle persone potenzialmente interessate come testimoni, considerando il luogo isolato in cui è avvenuto il delitto. Montini, vedovo da tre anni, gestiva una piccola bottega in cui vendeva pane e bombole del gas.

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